• 25/01/2023

The Cambridge Experience #7 – Rachele, docente, Casale Monferrato (AL)

Docenti, dirigenti scolastici e studenti si raccontano.

Quando hanno incontrato Cambridge per la prima volta sul proprio cammino personale e professionale?

Perché hanno continuato a sceglierlo, facendolo diventare parte della propria crescita culturale e lavorativa?

The Cambridge Experience raccoglie le voci e le storie di chi ha scelto e continua a scegliere Cambridge.

Tanti luoghi d’Italia, scuole di ogni grado e livello, esperienze di giovanissimi e di esperti dirigenti di istituti comprensivi, poli tecnologici e licei.

Tanti modi diversi di essere parte della Cambridge Experience in Italia.

Ti diamo il benvenuto in questa nuova serie di articoli, che ti accompagnerà per il resto dell'anno scolastico.


«Anche da professori non si finisce mai di imparare. Cambridge permette di avere uno sguardo sempre aggiornato sulla lingua»

Rachele Ferrara insegna inglese all’IS Ascanio Sobrero di Casale Monferrato, istituto che si è classificato tra i migliori centri di preparazione nel 2022 con il premio “Champion for Official Cambridge Preparation Centre Materials”. Il percorso Cambridge di Rachele è iniziato da studentessa, nei primi anni Ottanta, e proseguito da docente. Ad oggi è referente dell'organizzazione dei corsi di certificazione per la sua scuola.

Ho conosciuto Cambridge quarant’anni fa, prima da studentessa, poi da insegnante

 

Ho conosciuto Cambridge ben quarant’anni fa, nei primi anni Ottanta, grazie a una docente che all’epoca ci introdusse al mondo delle certificazioni, quando ancora nella nostra città non era una realtà nota. Le cose erano molto diverse: io dovetti sostenere le certificazioni presso il Politecnico di Torino, unica sede attiva allora, mentre adesso tutto si svolge presso la British School di Casale Monferrato.

Insegno da sette anni all’Istituto Ascanio Sobrero, dove sono referente dell’organizzazione dei corsi di certificazione linguistica. Conoscendo Cambridge da così tanti anni, ho una visione ad ampio spettro di quale sia stata l’evoluzione delle certificazioni negli anni, quali siano stati i cambiamenti all’interno dei singoli format degli esami, specialmente per quel che riguarda abilità linguistiche come lo speaking e il listening.


Rachele Ferrara assieme al Dirigente del Sobrero Riccardo Rota e la responsabile British School di Casale M. Roxanne Bhoori

Quando mi sono avvicinata alle certificazioni di lingua, durante gli anni Ottanta, non pensavo ancora di diventare un’insegnante. L’ho deciso in seguito, quando questa opportunità ha incrociato il mio cammino. Eppure studentessa lo sono ancora, basti pensare che ho sostenuto l’esame C2 Proficiency all’età di quarantuno anni.

Del resto, l’inglese non si finisce mai di imparare: come ogni altra lingua, è in continuo divenire. Non c’è un solo inglese, ma tante lingue inglesi, diverse per area geografica, ambito comunicativo (professionale, familiare…), registro linguistico. In particolare, l’inglese parlato è un sistema liquido e mutevole, che si espande e rinnova costantemente. E Cambridge permette di avere uno sguardo sempre aggiornato

«Il materiale didattico fornito da Cambridge è autentico, calato nella realtà e nella quotidianità della lingua»

I materiali Cambridge sono sempre aggiornati e pensati come trainers, veri e propri strumenti di allenamento continuo

Il metodo didattico seguito da Cambridge fa sì che gli studenti apprendano l’inglese vivendo l’inglese. Lo fa utilizzando materiale autentico, calato nella dimensione reale e quotidiana della lingua, che tiene conto delle sue diverse varietà. In questo senso, Cambridge ha dato un quid in più rispetto a quello che era il sistema d’insegnamento, per così dire, “grammaticale” diffuso nel passato. Questo approccio consente un approfondimento della lingua specifico per ogni fase della comunicazione, e per questo fa la differenza nel percorso di apprendimento. L’ho sperimentato da studentessa e lo vedo adesso nei miei alunni e nelle mie alunne.

Il focus grammaticale è certamente presente, ma è integrato e connesso all’uso della lingua. I materiali seguono un principio di consequenzialità e coesione che coinvolge gli studenti e facilita la visione d’insieme. I materiali sono chiamati Trainers, materiali di allenamento, proprio perché sono pensati per preparare, per fare esercitare gli studenti: la lingua, in un certo senso, è come lo sport o la matematica: necessita di esercizio.

L’organizzazione delle certificazioni è ormai un sistema ben congegnato che coinvolge il dipartimento di inglese della nostra scuola, la British School di Casale Monferrato, con cui è attiva una collaborazione pluriennale, e la nostra segreteria scolastica. Anche il dipartimento di informatica fa ormai la sua parte, poiché con l’arrivo della pandemia l’iter di iscrizione si è spostato online.

I livelli dei corsi sono decisi sulla base delle competenze riscontrate nelle classi. Gli esami si svolgono presso la British School per i livelli fino al C1 Advanced, mentre la prova dell’IELTS viene sostenuta nella sede di Torino o in quella di Milano. 

Vi è una sinergia tra tutte le parti coinvolte, che permette ogni anno di organizzare dei corsi da ottobre fino a marzo. Una macchina ormai rodata, che funziona molto bene.

Intervistata: Rachele Ferrara - Docente, Istituto Superiore Ascanio Sobrero, Casale Monferrato (AL)

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