• 04/12/2024

The Cambridge Experience #29 – Unire inglese, robotica e inclusività... in quinta elementare

H-FARM International School di Rosà (Vicenza) ha trionfato nella categoria "Making a Difference in Primary" alla nona edizione dei Preparation Centres Awards, organizzati da Cambridge. Questo prestigioso riconoscimento è stato conferito per il progetto innovativo, "Design for Someone", che ha visto la creazione da parte di studenti di quinta elementare di un braccio protesico robotico utilizzando LEGO® Spike™ e intelligenza artificiale per assistere le persone con disabilità.

La cerimonia di premiazione si è svolta il 20 novembre presso Villa Wolkonsky a Roma, residenza dell'Ambasciatore britannico in Italia. A rappresentare la scuola all'evento c'erano Michell Lucato, coordinatrice delle Certificazioni Linguistiche, e Ruggero Cortese, Digital Learning Coach e ideatore del progetto vincente. Abbiamo parlato con loro per scoprire di più su questo progetto così innovativo e ambizioso.

Immagina una classe di bambini di dieci anni che costruiscono un braccio robotico con i mattoncini LEGO® per aiutare una persona con disabilità. Questo è il progetto dell'H-FARM International School di Rosà (VI). Gli studenti di quinta elementare hanno creato il "Super Arm", una protesi robotica utilizzando LEGO® Spike™, lavorando interamente in inglese. Hanno focalizzato l'attenzione su inclusione e accessibilità, imparando a comprendere le esigenze delle persone con disabilità. Gli studenti hanno programmato il braccio per eseguire semplici compiti, superando sfide e scoprendo il valore del fallimento e del lavoro di squadra. Anche i genitori hanno partecipato a un workshop finale per vedere il progetto in azione. Questa iniziativa non solo ha promosso l'empatia, la risoluzione dei problemi e la collaborazione, ma ha anche lasciato un'impronta duratura nella comunità scolastica. "Non avrei mai pensato che potessimo usare la tecnologia in questo modo per migliorare la vita di qualcuno", ha affermato uno studente. Questa scuola dedica il proprio lavoro allo sviluppo della curiosità e delle competenze necessarie per fare la differenza nel mondo.

Parliamo della vostra scuola e della filosofia che vi ha portato a concepire un progetto così innovativo.

M. L. Nella nostra scuola, l'inglese è il mezzo principale per la comunicazione, non solo un obiettivo legato alle certificazioni. Adottiamo un approccio olistico: tutte le competenze linguistiche vengono integrate tra loro e usate in attività quotidiane. Per esempio, trattiamo temi come la parità di genere in Educazione Civica direttamente in inglese, per incuriosire i ragazzi e far loro apprendere il linguaggio in modo naturale. L'uso della tecnologia è centrale: i ragazzi lavorano con il tablet utilizzando le applicazioni in inglese, acquisendo terminologia tecnica e sviluppando competenze digitali in un contesto pratico.

Ci raccontate di più sul progetto e su come è nato?

M. L. È nato da un’unità didattica di Educazione Civica sul tema della diversità. L’idea era esplorare un’attività che combinasse cittadinanza, tecnologia e lingua inglese, coinvolgendo coding e robotica. Tutto il percorso è stato documentato in un workbook in inglese, dove i ragazzi hanno raccolto ricerche, interviste e dettagli sulle protesi artificiali più comuni: mani, gambe, piedi. Questo li ha portati a scoprire un mondo nuovo, applicando la lingua in modo pratico e interdisciplinare.

R. C. Ci siamo ispirati a un progetto LEGO® su un ragazzo spagnolo con una protesi sviluppata su misura. Abbiamo adattato l’idea per i nostri ragazzi, semplificandola per renderla realizzabile da una quinta elementare, pur mantenendo la complessità tecnologica e educativa. Come Digital Learning Coach, ho supportato il progetto introducendo robotica e coding. Abbiamo pensato alle protesi artificiali, ispirandoci agli atleti paralimpici. I ragazzi hanno progettato arti artificiali e li hanno testati su oggetti come bicchieri o fogli, documentando errori e progressi. L'idea non era semplicemente costruire il “robottino” per divertirsi, ma capire come la tecnologia possa servire la società. Questo li ha aiutati a sviluppare empatia e una visione più inclusiva della tecnologia.


Da sinistra: Il Prof. Ruggero Cortese, Marianna Zanon del Centro d'Esame New Cambridge Institute di Feltre (BL), la Prof.ssa Michell Lucato e il Cambridge Learning & Assessment Consultant Filippo Pavesi, alla cerimonia di premiazione.

Quale metodologia avete usato e quali competenze sono state sviluppate?

M. L. Abbiamo seguito il 5E Learning Cycle, che parte da Engage ed Explore e arriva alla Evaluation. I ragazzi hanno testato i bracci robotici in mensa, allestendo vassoi con oggetti da afferrare. È stato un momento emozionante! Hanno poi presentato il progetto ai genitori, raccontando successi ed errori, sviluppando capacità di presentazione e collaborazione. Il progetto ha unito educazione civica, competenze digitali e inglese. È stato interdisciplinare, ma anche pratico: i ragazzi hanno imparato a usare la lingua per collaborare, risolvere problemi e riflettere. Ad esempio, nella presentazione finale hanno migliorato il vocabolario tecnico e dimostrato di saper passare dalla teoria alla pratica.

Questo progetto è replicabile in altre scuole?

M. L. Sicuramente, ma richiede una solida base linguistica. I nostri ragazzi di quinta elementare raggiungono livelli A2-B1, e in terza media arrivano a B2, alcuni persino a C1. Sarebbe ideale per scuole medie, come progetto CLIL, ma le primarie potrebbero trovarlo più impegnativo.

Che valore ha per voi il premio che avete ricevuto, a coronazione di quanto ottenuto con questo progetto e con le certificazioni Cambridge?

M. L. Partecipare a queste iniziative motiva sia gli studenti che i docenti. Il premio è una conferma importante del nostro lavoro. I ragazzi di quinta, ora in prima media, erano entusiasti e hanno imparato molto, non solo linguisticamente ma anche dal punto di vista umano. Le certificazioni restano un biglietto da visita fondamentale, e insieme a progetti come questo preparano i ragazzi al futuro, sviluppando competenze pratiche e una flessibilità mentale di cui siamo molto fieri.

Autore: Gabriele Scollo – Content Marketing Executive, Cambridge University Press & Assessment, Italy

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