• 04/10/2022

La cultura di aprirsi agli altri: la base per il cambiamento nelle scuole e non solo

Andy Hockley è un autore, trainer e consulente educativo freelance per diverse aziende. In questo articolo esplora l’importanza della cultura all’interno delle organizzazioni, scuole incluse. L’autore nota che una maggiore apertura verso gli altri può essere da supporto al cambiamento.

Come fanno le organizzazioni di maggior successo a continuare ad andare avanti e a trovare modi migliori per fare le cose? Non si tratta di un’abilità intangibile di predire il futuro, ma piuttosto di qualcosa che tutti possiamo imparare e affinare. Molto di tutto questo ha a che fare con la cultura organizzativa. Nel nostro libro Leading Technological Change, io e Lenise Butler descriviamo una “cultura dell’apertura e della prontezza a innovare”, che riteniamo essere l’ambiente ideale per il supporto al cambiamento. In questo articolo mi cimenterò nell’impresa di spiegare cosa intendiamo per “apertura” e “prontezza”.

Cultura organizzativa

Le organizzazioni hanno non solo una struttura, quella che possiamo vedere negli organigrammi, ma anche una cultura. Allo stesso modo della cultura nazionale, questa consiste in pattern di azioni ripetute, collegate a credenze, valori e comportamenti appresi. Chiunque abbia lavorato in più di un’organizzazione riconoscerà delle differenze nelle culture di ciascuna. Spesso è possibile notare dei cambiamenti nella cultura organizzativa di una singola entità, magari per via di un nuovo management, di nuove abitudini lavorative, di una crescita o di un cambiamento di sede.

Le condizioni per il cambiamento

In alcune scuole di lingua c’è una dinamica di gruppo attiva e coinvolta, con un senso dello stare insieme e della comunità. Gli insegnanti condividono idee, chiedono consigli, offrono suggerimenti e raccontano storie dall’aula. Probabilmente abbiamo tutti lavorato in una scuola così a un certo punto. In altre scuole, le porte rimangono chiuse, gli insegnanti pianificano le proprie lezioni in silenzio e vanno a casa subito dopo la loro ultima lezione della giornata. Probabilmente, abbiamo anche lavorato in una scuola come questa.

Nel primo esempio, si tratta molto probabilmente di una scuola in cui un insegnante può facilmente avvicinarsi a un dirigente parlandogli di qualcosa che ha letto su una rivista accademica su come impiegare meglio la tecnologia con gli studenti; o in cui un gruppo di personale d’ufficio può riunirsi per pensare come rendere il proprio lavoro più produttivo. È una cultura organizzativa in cui il cambiamento è pronto ad emergere in modo organico e dal basso, piuttosto che dall’alto.

Il ruolo della leadership

Sviluppare questo tipo di cultura richiede lavoro, ma è certamente possibile. Uno degli elementi chiave per favorirlo è una leadership efficace. Ciò che percepiamo come una buona leadership in questo contesto è quella che facilita e favorisce l’apertura e la messa in discussione. Un buon leader ascolta e si fida di coloro (insegnanti ed altri) che si trovano al di sotto nell’organizzazione.

Un rapporto a cura dell’Educational Review Office del governo neozelandese, Leading Innovative Learning in New Zealand Schools, ha evidenziato una serie di cose che accomunano i leader di scuole innovative. Fra queste, collaborare con tutti all’interno della scuola per costruire una visione condivisa che sia concentrata in modo fermo sull’apprendimento, sviluppare una cultura organizzativa di costante miglioramento a supporto di questa visione e supportare la sperimentazione.

La cultura del miglioramento costante

Se sei leader di un’organizzazione educativa, allora favorire la suddetta cultura del miglioramento costante sarà cruciale. I seguenti tre aspetti sono fondamentali per fare questo:

  • Teamwork − costruisci i team sulle attività che devono essere svolte. La divisione per team favorisce lo scambio di idee, così come l’abbattimento delle barriere all’interno dell’organizzazione.
  • Coinvolgimento − lo staff dev’essere motivato e coinvolto nel proprio lavoro. Tieni d’occhio il burnout, assicurati che gli insegnanti abbiano modo di esprimersi, favorisci la diffusione di una visione condivisa e garantisci agli insegnanti un lavoro interessante che rappresenti una sfida per loro.
  • Comunicazione − la comunicazione dovrebbe essere aperta, trasparente, frequente e proattiva. Assicurati che tutti si sentano coinvolti e sappiano sempre dove trovare le informazioni di cui hanno bisogno.

Riferimenti:

1) Education Review Office – ‘Leading Innovative Learning in New Zealand Schools

2) Teaching English – ‘Staff engagement and motivation in the language teaching organisation

Autore: Andy Hockley - autore, trainer e consulente educativo

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