• 19/07/2023

5 consigli per tenere alla larga il burnout come insegnanti

Se nell’ultima parte dell’anno scolastico hai sentito di essere sull’orlo dell’esaurimento nervoso, questo articolo è pensato per te. Rebecca Rios condivide i suoi 5 consigli per insegnanti, per fare in modo di tenere ben alla larga il “burnout” al rientro dalla pausa estiva!

Secondo la studiosa Tina H. Boogren, un insegnante prende più decisioni per minuto rispetto a un neurochirurgo. Se questo fatto ti sembra scioccante, probabilmente non ti trovi abitualmente in un’aula scolastica. A partire dalla fine degli anni ’80 e per tutti i ’90 è stato condotto uno studio sui processi decisionali degli insegnanti, in cui è stato dimostrato che questi prendono all’incirca 1500 decisioni in una giornata di lavoro media da otto ore, il che significa 3 decisioni al minuto, questo prima dell’avvento della tecnologia, della pandemia e una serie di altri fattori che hanno fatto aumentare questo numero in modo significativo.

Parlarne è importante

Tristemente, tutto questo ha fatto sì che gli insegnanti di tutto il mondo scalassero la classifica del burnout. Nelle statistiche di ThinkImpact, il 90% degli insegnanti ha riportato che la loro sensazione di esaurimento era un serio problema per loro e per il proprio lavoro. Ricerche di Gallup mostrano che il 44% degli insegnanti delle scuole primarie e secondarie statunitensi riportano di sentirsi “sempre” o “molto spesso” in burn out a lavoro, e questo numero supera quello di tutte le altre professioni.

So che questi numeri possono essere spaventosi, ma credo sia importante parlarne per permettere agli insegnanti di condividere il modo in cui si sentono senza sentirsi in colpa.

La giornata di un insegnante può essere molto pesante, dopotutto è uno dei pochi lavori in cui devi pianificare il tuo lavoro in anticipo (lesson planning), dare lezioni e lavorare dopo le lezioni valutando attività e compiti. Questo però non significa che siamo condannati a sentirci stanchi ed esauriti tutto il tempo. Ecco 5 consigli che ho imparato nell’ultimo anno per prevenire e superare il burnout.

1. Poniti obiettivi chiari su ciò che vuoi ottenere in classe

Potresti ricevere diversi tipi di richieste da studenti, genitori, personale amministrativo e anche da te stesso. Sapere che è impossibile stare dietro al 100% di queste richieste ti consente di dare priorità a quegli obiettivi chiave per una lezione o per la tua classe nel tuo complesso. Se hai obiettivi chiari su ciò che vuoi ottenere, è più probabile che sentirai un senso di soddisfazione una volta che i tuoi studenti li avranno raggiunti, altrimenti potresti trovarti a pensare che non importa quanto ti sforzi, non sarà mai abbastanza.

2. Scopri i tuoi punti di forza e sfruttali

In questi anni ho avuto la sensazione che stessimo cercando di standardizzare gli insegnanti allo stesso modo in cui lo facciamo con gli esami, ma la verità è che siamo tutti così diversi l’uno dall’altro e dovremmo in realtà concentrarci su ciò che ci rende unici. Se provi a farci caso, noterai che alcuni insegnanti hanno ottime competenze organizzative e creano lezioni fantastiche, mentre altri sanno relazionarsi a ciascuno studente e sono in grado di dire come si sente ogni persona della classe. Queste caratteristiche sono innate e naturali per ogni persona, e possono essere sviluppate nel tempo per farti spiccare, con il vantaggio che, quando siamo noi stessi e sfruttiamo questi tratti a nostro vantaggio, ci sentiremo più energizzati e coinvolti nel nostro lavoro.

3. Prenditi del tempo per ricaricare le batterie

Dal momento che abbiamo così tante cose da fare durante una giornata, a volte la sera o durante i weekend, potremmo avere la sensazione di non avere abbastanza tempo per noi stessi. Ricaricare le batterie con regolarità ci evita di esaurire il serbatoio delle energie mentali e facilita il recupero dallo stress in modo più rapido. Dedicare del tempo a se stessi significa fare qualcosa che ti dia grande gioia e relax e, come i tuoi punti di forza, è qualcosa che varia da persona a persona. Potrebbe trattarsi di fare una passeggiata circondato dalla natura, di leggere un libro con una tazza di tè o di trascorrere del tempo con i tuoi amici. Qualsiasi cosa sia, assicurati che faccia parte della tua routine quotidiana: non aspettare di essere in burnout per farlo.

4. Fai parte di un gruppo di supporto

Non c’è nulla di peggio del sentirsi prosciugati e soli allo stesso tempo. Avere un gruppo di supporto sul quale puoi contare per condividere problemi, idee e nel quale cercare aiuto quando non riesci a brillare può essere determinante. Può essere un gruppo formato da colleghi, membri della tua famiglia o anche da persone che hai conosciuto solo online. Se sei un insegnante privato, unirti a community di insegnanti online può essere di grande aiuto, perché sentendoti parte di un gruppo e condividendo le tue esperienze potrai trovare sollievo e senso di appartenenza.

5. Celebra i tuoi successi

Possiamo essere ottimi cheerleader quando si tratta di celebrare i successi dei nostri studenti, ma quando è il momento di riconoscere quello che noi stessi abbiamo fatto bene, la situazione è un po’ più complicata, o almeno lo era per me. Qualche tempo fa, sentivo che ciò che avevo fatto era solo parte del mio lavoro e mi limitavo a muovermi verso il prossimo obiettivo. Invece, celebrare i tuoi successi ti dà il tempo di fermarti un attimo per sentirti orgoglioso di qualcosa che hai fatto. Quando uno studente impara a leggere, o fa una presentazione con una pronuncia perfetta, è un suo successo, ma è anche tuo! Non c’è bisogno di organizzare una festa ogni volta che qualcosa del genere accade, ma perlomeno prenditi del tempo per riconoscere che hai fatto qualcosa di spettacolare e di significativo.

Inizia gradualmente, ma sii costante

Se ultimamente ti sei sentito in burnout, forse questi 5 consigli potrebbero sembrare troppi da implementare allo stesso tempo e non voglio certamente che tu ti senta sotto pressione, quindi inizia da uno solo di questi consigli incorporandolo nella tua routine: sarà fondamentale la costanza. Sentirsi un po’ meglio ogni giorno che passa risulterà in sentirsi molto meglio nel lungo periodo. Sii gentile con te stesso come lo sei con i tuoi studenti, metti in pratica la self-compassion attraverso autovalutazioni giornaliere delle aree che costituiscono fonte di preoccupazione e stress, così potrai sempre avere sotto controllo ciò che senti e il burnout non potrà più coglierti di sorpresa.

Autrice: Rebecca Rios – Insegnante, Youtuber e Google Trainer


Riferimenti:

1) “Keeping New Teachers From Dropping Out” Ellen Meyers, Gotham Gazette, February 20, 2006

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