• 10/12/2021

Insegnare a vivere serenamente la valutazione

Quando gli studenti vedono o sentono la parola "valutazione" mediamente reagiscono in modo piuttosto negativo. Perché questo avviene? Il primo problema è che non comprendono il significato reale di cosa la valutazione dovrebbe rappresentare. Il secondo problema è che molto probabilmente hanno avuto esperienze negative in passato e questo li ha influenzati. Infine, ci può essere la percezione che la valutazione sia una questione di successo o sconfitta, e a nessuno piace uscire sconfitto da qualcosa.

Cosa significa realmente valutare?

Fonte immagine: dictionary.cambridge.org

La parola interessante qui, su cui spesso si sorvola, è “processo”. Lo scopo della maggior parte dei processi valutativi nella classe di lingue dovrebbe essere informare gli studenti su quanti progressi stanno facendo. La valutazione può avvenire in tante forme diverse e non necessita di essere limitata a compiti in classe e ad esami. Ecco di seguito due tipi di valutazioni:

1. Valutazione delle attività

  • Ti è piaciuta l’attività?
  • L’hai trovata facile o difficile?
  • Qual è stata la parte più difficile per te?
  • Ti è stata d’aiuto l’attività? Come? Perché?

2. Autovalutazione

  • Adesso posso…
  • Devo ancora lavorare su…
  • Sono migliorato nel…
  • Oggi ho imparato…
  • Nel compito ho sbagliato X e Y. Come compito a casa approfondirò questi argomenti.

Come puoi notare, il focus è portare gli studenti a pensare a cosa hanno fatto. A differenza dei compiti in classe che vengono forniti, raccolti e corretti dall’insegnante e poi restituiti, queste forme di valutazione sono basate sul processo di apprendimento piuttosto che solo sul prodotto dello stesso.

E i compiti in classe?

Molto semplicemente, non sono l’unica forma di valutazione esistente. Se gli studenti pensano alla valutazione solo in termini di compito in classe o interrogazione è molto più probabile che ne siano spaventati e che cerchino di sfuggirne. È anche importante enfatizzare che non si deve guardare alla valutazione come una misura di quanto bravo o meno qualcuno sia in un certo momento; ma questa dovrebbe essere ricondotta alla misura di quanti progressi gli studenti hanno fatto, di quanto lavoro c’è stato dietro il loro apprendimento. In altre parole, dovrebbe essere spostata l’attenzione sull’intero processo e non semplicemente sul risultato.

Ecco un paio di idee che tornano piuttosto utili nei compiti in classe, al fine di analizzare il processo unitamente al prodotto:

  1. Dopo aver ritirato i compiti, dai agli studenti una copia vuota della stessa prova. Chiedigli quindi di guardare il test e di a) dire come sono andati in ciascuna parte; b) dire quali sono state le domande facili, quelle OK e quelle difficili; c) far dire loro quale punteggio pensano di aver ottenuto. Poi, quando gli riconsegnerai il compito corretto, chiedigli di paragonare le loro previsioni con i risultati ottenuti.
  2. Dopo aver ritirato i compiti, dai agli studenti una copia vuota. Chiedigli di leggerla nuovamente e di scegliere due domande che andranno a discutere con un compagno di classe focalizzandosi sul modo in cui sono arrivati alla risposta.

Quando valutare?

Idealmente, la valutazione dovrebbe avvenire in tutte le fasi del processo di apprendimento e dovrebbe essere quindi abbastanza frequente. Di certo, ci sono molte forme diverse di valutazione. Quindi all’inizio di un corso una dovrebbe essere svolta qualche forma di accertamento diagnostico, in modo da comprendere quanto gli studenti conoscano di partenza, o quanto ricordino dall’anno prima. I risultati potranno essere utilizzati come metro di paragone durante il resto del corso per capire quanti progressi si sono accumulati.

Durante il corso dell’anno, possono essere usate diverse forme di valutazione: compiti a casa, compiti a progetto, attività in classe e anche compiti in classe. Se hai la necessità di effettuare un certo numero di prove per ogni periodo scolastico (tre, ad esempio) allora potresti sottoporre loro cinque prove e fargli sapere che tra queste solo le tre migliori andranno a concorrere alla media finale. Questo tipo di flessibilità aiuta gli studenti a ridurre la tensione durante le prove, ma ha anche il vantaggio di tenere in considerazione che possono sempre capitare delle giornate no nella vita di tutti, inclusi i nostri studenti.

Aiutare gli studenti a prendere confidenza con la valutazione

Una delle prime cose a cui aspirare come insegnanti è quella di rendere i nostri studenti più tranquilli quando si trovano ad essere valutati. Questo perché la valutazione spesso ha una connotazione negativa e viene subito associata a compiti in classe, punteggi, “avere la sufficienza” o prendere un brutto voto, e questo può risultare piuttosto complesso da gestire. Ma se riuscissimo a far capire agli studenti che la valutazione è uno strumento da cui trarre benefici, il tutto dovrebbe risultare più agevole. Ecco alcune semplici domande di stimolo e idee che hanno lo scopo di farvi ottenere questo risultato:

1. Parlare di valutazione con gli studenti

  • Cos’è la valutazione?
  • Perchè vengono valutati?
  • Come si procederà alla valutazione nella tua classe?
  • Quali criteri andrai ad utilizzare come insegnante?

2. Coinvolgi gli studenti nella valutazione

  • Usa l’autovalutazione
  • Usa la valutazione tra compagni
  • Accogli le idee degli studenti sui criteri di valutazione
  • Coinvolgi gli studenti nella scelta o nella struttura delle prove di valutazione

3. Rendi la valutazione parte del processo di insegnamento e di apprendimento

  • Inserisci un momento valutativo a scadenza regolare, magari in ogni lezione, questo servirà ad abituare gli studenti e quindi a metterli a loro agio. 
  • Assicurati di includere nelle tue lezioni i risvolti emersi dalla valutazione. Ad esempio, se gli studenti hanno mostrato difficoltà con un argomento grammaticale, fai in modo di ritornarci durante la lezione, questo aiuterà ad evidenziare che il contenuto della lezione è stato influenzato da quanto emerso nella valutazione. Se gli studenti notano la tua attenzione verso la valutazione, e non semplicemente verso il punteggio, diventerà un aspetto significativo e positivo per loro.

Riflessioni finali

Il trucco è mostrare agli studenti la valutazione come parte dell’insegnamento e del processo di apprendimento, e la sua diretta influenza su quello che viene insegnato loro. Se comprenderanno che la valutazione è basata sul processo e non meramente sul prodotto (es. il punteggio o il voto), allora inizieranno ad avere un atteggiamento più positivo verso di essa.

Autore: Ollie Wood - Insegnante, teacher trainer e autore

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