• 10/06/2025

Alla scoperta dei Framework Cambridge parte 4: pensiero critico per allenare e aprire la mente

Dopo aver lavorato su collaborazione e comunicazione, oggi affrontiamo una competenza tanto preziosa quanto urgente: il pensiero critico.

In un’epoca di sovraccarico informativo, fake news e opinioni veloci, i tuoi studenti hanno bisogno di strumenti per analizzare, valutare, fare domande intelligenti, distinguere i fatti dalle opinioni e, soprattutto, pensare con la propria testa.

Nel Cambridge Life Competencies Framework, il pensiero critico viene descritto come la capacità di:

  • analizzare informazioni e argomentazioni,
  • identificare relazioni causa-effetto,
  • valutare punti di vista differenti.

È una competenza che si costruisce nel tempo, ma che può essere allenata già dai primi anni di scuola, anche (e soprattutto) attraverso l’insegnamento della lingua.

Vediamo come puoi portarla in aula, con attività pratiche pensate per ogni ordine scolastico e, come sempre, con un pizzico di coaching!

Se insegni alla scuola primaria

I bambini sono esploratori naturali: fanno domande, osservano, si meravigliano. Ed è proprio da qui che possiamo partire per sviluppare il pensiero critico.

Attività: Vero o... forse?

Prepara una serie di affermazioni semplici (in inglese), alcune vere, altre meno ovvie. Per esempio:

  • “Cats can fly.”
  • “The sun is a planet.”
  • “You can eat soup with a fork.”

Chiedi ai bambini di lavorare a coppie e decidere se l’affermazione è true, false, o maybe. Devono motivare la loro scelta usando parole semplici (“Because…”, “I think…”, “But maybe…”).

In questo gioco, i bambini imparano a mettere in discussione, a giustificare le proprie idee e ad ascoltare l’altro, come previsto dal Cambridge Life Competencies Framework per i più piccoli.

Tecnica di coaching: Il “Perché?” a catena

Dopo ogni affermazione, chiedi:

  • “Why do you think that?”
  • “And why is that important?”
  • “And what would happen if it were different?”

Questo piccolo gioco a catena aiuta i bambini a scavare più a fondo, a non fermarsi alla prima risposta. E tu puoi modellare l’atteggiamento del “pensatore curioso” semplicemente... continuando a fare domande.

Se insegni alla scuola econdaria di primo grado

Qui il pensiero critico diventa uno strumento per esplorare la realtà e formulare opinioni proprie, non solo ripetere ciò che è stato detto.

Attività: “Yes, but...”

Proponi una frase provocatoria su un tema vicino al vissuto degli studenti (es. “Homework is useless”, “School uniforms are a good idea”).
Dividi la classe in due gruppi: uno a favore, uno contro.

Ma c’è una regola: ogni intervento deve iniziare con
“Yes, but…”
per riconoscere l’opinione dell’altro e poi contro-argomentare.

Questa struttura aiuta a pensare in modo flessibile, a vedere più punti di vista e a costruire un pensiero articolato, in linea con il Cambridge Life Competencies Framework per questa fascia d’età.

Tecnica di coaching: La scala delle opinioni

Alla fine dell’attività, chiedi agli studenti di posizionarsi fisicamente in aula lungo una linea (immaginaria o segnala con il nastro):
“Agree” da una parte, “Disagree” dall’altra.
Poi chiedi:

  • “Why are you standing there?”
  • “What could make you change your position?”
  • “What did you hear that made you think?”

Questo aiuta i ragazzi a riflettere sul proprio pensiero, a legittimare il cambiamento di idea e a riconoscere il valore dell’ascolto.

Se insegni alla scuola secondaria di secondo grado…

Qui il pensiero critico diventa una skill da esercitare in modo maturo e autonomo: analisi dei testi, giudizio sulle fonti, capacità di argomentare con rigore.

Attività: Detective linguistici – smontiamo una fake news

Proponi un breve testo (reale o creato ad hoc) che contenga errori logici, dati falsi o manipolazioni linguistiche (esagerazioni, titoli clickbait, frasi vaghe…).

Qui trovi un testo che puoi utilizzare subito in aula.
In gruppi, gli studenti lo analizzano rispondendo alle seguenti domande guida:

  • “What are we being told?”
  • “What are the facts? What are the opinions?”
  • “Which words influence our judgment?”
  • “How could we check if it's true?”

In questa attività lavorano su analisi critica, comprensione testuale, pensiero indipendente, tutte abilità centrali nel Cambridge Employability Skills Framework.

Tecnica di coaching: Il “triangolo delle domande”

Dopo il lavoro di gruppo, invita ogni studente a scrivere tre tipi di domande:

  1. Factual“What do we actually know?”
  2. Interpretative“What could it mean?”
  3. Evaluative“What do I think and why?”

In alternativa, qui troverai una scheda da consegnare ai tuoi studenti che li aiuterà a sviluppare il loro pensiero critico. È un modo per allenare la capacità di interrogarsi, andare oltre la superficie e costruire un pensiero personale, consapevole e motivato.

E ora?

Il pensiero critico è una competenza trasversale, che puoi coltivare ogni volta che chiedi:

  • “Why do you think that?”
  • “How do you know?”
  • “Is there another point of view?”

E lo fai già, più spesso di quanto immagini.
Spero che queste attività ti abbiano ispirato a farlo in modo ancora più intenzionale.

Ci vediamo presto. E porta sempre con te una domanda!

Autrice: Palmina La Rosa – Direttore Operativo AISLi e Responsabile Progetto Future Skills Agency


Questo articolo era l’ultima parte della serie Alla scoperta dei Framework Cambridge. Trovi le parti precedenti ai seguenti link:

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