Docenti, dirigenti scolastici e studenti si raccontano.
Quando hanno incontrato Cambridge per la prima volta sul proprio cammino personale e professionale?
Perché hanno continuato a sceglierlo, facendolo diventare parte della propria crescita culturale e lavorativa?
Tanti luoghi d’Italia, scuole di ogni grado e livello, esperienze di giovanissimi e di esperti dirigenti di istituti comprensivi, poli tecnologici e licei.
Tanti modi diversi di essere parte della Cambridge Experience in Italia.
Ti diamo il benvenuto in questa nuova serie di articoli, che ti accompagnerà per il resto dell'anno scolastico.
«I punti di forza di Cambridge stanno nell’elevata attendibilità dei risultati e nel riconoscimento a livello internazionale»
Giovanni Elba è docente di inglese presso il Liceo Majorana-Laterza di Putignano, in provincia di Bari. Ha avuto il suo primo contatto con Cambridge da studente liceale, negli anni Novanta; oggi è referente dell’organizzazione dei corsi di certificazione nella sua scuola, premiata tra i migliori centri di preparazione nel 2022 come Champion for Computer Based Learning and Assessment. Quella delle certificazioni computer-based è iniziata come una vera e propria scommessa, a causa delle conseguenze che l’emergenza Covid-19 ha avuto sulla scuola, una scommessa che, visti i risultati, si può dire ben più che vinta.
Ho conosciuto Cambridge quando ero uno studente liceale, negli anni Novanta. A quel tempo non c’era ancora una particolare attenzione per la certificazione delle competenze linguistiche da parte di organismi esterni alla scolastica, e il numero degli enti certificatori era ridotto.
Adesso le cose sono molto diverse. Per esempio, la collaborazione del nostro liceo con Cambridge è ormai consolidata da decenni. E il conseguimento di certificazioni in lingua straniera rappresenta un obiettivo prioritario nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa e nel Piano di Miglioramento dell’Istituto.
Nel mio ruolo di referente per le certificazioni linguistiche posso contare sulla costante collaborazione da parte degli altri docenti di lingua inglese dell’istituto. Questo mi permette di dedicarmi all’organizzazione delle certificazioni nel loro insieme: il mio compito è apportare dei miglioramenti per incrementare il numero dei candidati e dei corsi, e assicurare un agevole svolgimento delle sessioni di esame; oppure incoraggiare gli studenti più ambiziosi a conseguire certificazioni di livello sempre più alto.
Il prof. Giovanni Elba insieme alle colleghe docenti d'inglese della sua scuola: le professoresse Gianna Amatulli, Domenica Notarnicola, Viviana Baccarelli, Maria Rosa Mansueto, Francesca Santoiemma e Maria Maddalena Mansueto.
I punti di forza della formazione Cambridge sono tanti. Innanzitutto, l’elevata attendibilità dei risultati e la notorietà a livello internazionale. E poi la qualità dei materiali. Attualmente il mercato offre un’ampissima scelta di enti certificatori delle competenze in lingua inglese, ciascuno dei quali con i propri punti di forza e di debolezza, quindi nel complesso la scelta non è affatto semplice. Ma i punti a favore di Cambridge continuano a convincermi e a stimolarmi in questo percorso.
Riguardo ai materiali didattici ad esempio, durante i corsi di preparazione alle certificazioni, ne utilizziamo molti a marchio Cambridge, in particolare i volumi della serie Complete, i Trainer, e gli Authentic Practice Tests. Ciò che più apprezziamo delle risorse didattiche è la cura nella selezione degli argomenti e del lessico, che corrispondono esattamente a quelli proposti in sede di esame.
«Quando tornano a trovarci, gli ex studenti ci ringraziano per le possibilità che hanno avuto grazie alle certificazioni Cambridge»
La crisi del Covid-19 è stata per noi l’occasione di trasformare un problema in opportunità. Infatti, fino a un paio di anni fa, lavoravamo nel modo tradizionale: i corsi erano erogati unicamente in presenza e le sessioni di esame si svolgevano in modalità cartacea. Poi è arrivata la pandemia: l’introduzione della didattica a distanza ci ha obbligati a un cambio di rotta, si è trattato di rivedere completamente le modalità operative.
Inoltre, nel periodo più difficile della pandemia, la ripetuta chiusura della scuola a seguito dei vari provvedimenti ci ha costretti più volte ad annullare le sessioni d’esame Cambridge, senza peraltro avere certezze sulla possibilità di poterle effettivamente recuperare nell’immediato futuro. È stato così che, su suggerimento della English Express di Bari, il centro d’esame che ci segue, ci siamo “convertiti” alla versione computer-based dell’esame.
Inutile dire che è stato un successo per tanti motivi, primo fra tutti la maggiore flessibilità in termini di registrazione, che è possibile fino a due settimane prima della data d’esame. I ragazzi, dal canto loro, oltre a trovare molto comoda la modalità d’esame, apprezzano il fatto che i tempi di pubblicazione dei risultati siano di gran lunga più brevi rispetto alla versione cartacea.
Da quando abbiamo iniziato a proporre la versione al computer degli esami, incentiviamo anche la pratica sulla piattaforma di auto-apprendimento Test & Train, che si adatta molto bene alle modalità di apprendimento delle nuove generazioni.
Anche ora che si è tornati alla “normalità”, continuiamo a organizzare i corsi in modalità mista e a svolgere gli esami Cambridge al computer. Devo riconoscere, inoltre, che l’avere a disposizione laboratori informatici all’avanguardia e perfettamente funzionanti all’interno del nostro liceo ci ha aiutati moltissimo, consentendoci di organizzare sessioni di esame anche con numeri cospicui di candidati.
Personalmente ritengo che la didattica a distanza sia valida soltanto se prevede, a conclusione del corso, un momento in presenza per la verifica delle competenze acquisite. Da questo punto di vista, il fatto che Cambridge continui a erogare la maggior parte degli esami solo in presenza rappresenta un importante punto di forza.
Mi sembra una scelta in linea con l’impegno di voler garantire costantemente elevati standard di qualità, anche quando questo vuol dire andare contro le logiche di mercato.
Paradossalmente questo semplifica anche il nostro lavoro nella preparazione dei candidati che, sapendo di dover affrontare un esame di inglese serio e oggettivo, sono maggiormente motivati a impegnarsi con responsabilità e dedizione.
L'aula informatica del Liceo, attrezzata per ospitare sessioni d'esame computer-based anche molto numerose.
Da parte loro, gli studenti hanno il vantaggio di conseguire una certificazione ufficiale e affidabile, che li motiva a migliorare le loro competenze in inglese e a spingersi oltre l’apprendimento “scolastico”.
Capita spesso che dei ragazzi ormai universitari o inseriti nel mondo del lavoro tornino a ringraziarci per aver dato loro la possibilità di conseguire le certificazioni Cambridge, ci raccontano che questo ha agevolato il loro percorso. Per la nostra scuola è sicuramente motivo di orgoglio sapere che, alla fine del quinquennio, la grande maggioranza degli studenti possieda competenze in lingua inglese di livello elevato, certificate da un ente ufficiale.
Questo livello di preparazione emerge negli esiti molto positivi delle prove INVALSI e degli Esami di Stato, che risultano sopra la media rispetto alle scuole del territorio. Il ruolo del Liceo Majorana-Laterza come promotore di una formazione linguistica di qualità, e non solo per la lingua inglese, risponde del resto alle richieste di un territorio, come il nostro, a forte vocazione turistica.
Intervistato: Giovanni Elba - Docente e referente certificazioni, Liceo Majorana-Laterza, Putignano (BA)
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