Raccontare storie in classe – storytelling con bambini di livello Pre-A1 e A1
Preparare i propri studenti per un esame può essere un processo lungo e ripetitivo. Sempre i soliti esercizi, senza molta varietà, così da permettere ai nostri studenti di familiarizzare con le consegne. Come fare allora per portare un po' di creatività nelle nostre lezioni di preparazione agli esami? Includendo un po' di storytelling nelle nostre lezioni!
Prima di tutto, cos'è lo storytelling, e perché funziona?
Lo storytelling è l'arte del racconto orale, ovvero senza un supporto da cui leggere la storia. Fin da tempi antichissimi, la conoscenza è stata tramandata oralmente di generazione in generazione - permettendo quindi al nostro cervello di adattarsi in modo tale da apprendere attraverso le storie. Inoltre, in classe si crea un'atmosfera rilassata e di condivisione, che sappiamo essere fondamentale per l'apprendimento. Infine, attraverso l'utilizzo di storie, nello specifico contesto dell'apprendimento di una lingua straniera, gli studenti sono esposti a un linguaggio autentico, ed inserito in un chiaro contesto.
Ecco quindi un esempio di come potreste includere lo storytelling per rendere le vostre lezioni più varie e creative, con grossi benefici per i vostri studenti. L’attività che sarà presentata in questo articolo è stata illustrata nel webinar ‘Bring a story to the classroom: Story-telling with young-learners at pre-A1 and A1’, presentato da me e Sarah Ellis. Questa attività può essere utilizzata sia per aiutare i vostri studenti nella preparazione di un esame Cambridge, sia in generale per lavorare sulla fluency e dar loro più sicurezza in se stessi nel parlare inglese. In particolare, questa attività prende spunto e aiuta nella preparazione della task di Speaking part 2 dell’esame A1 Movers.
La storia che ho scelto di prendere come esempio è ‘The elephant and the ant’ – potete trovare un link per sentirmela raccontare nelle note finali (nello specifico contesto del video, era la prima volta in assoluto che raccontavo questa storia in pubblico e l’evento non era organizzato specificatamente per studenti di lingua inglese, ma più per madrelingua).
Ecco quindi un esempio di procedura da seguire:
- Disegnate o stampate delle immagini semplici da capire con gli elementi della storia (a seconda della storia che scegliete, dovrete adattare gli elementi, ma cercate di semplificare al massimo ed includerne da 4 a 6) – per questa storia gli elementi che ho scelto di includere sono: elephant, ant, food, elephant’s trunk e water.
- Aiutate gli studenti a capire cosa le immagini rappresentano e dite loro che state per raccontare una storia che include questi elementi. Chiedete quindi di pensare a cosa potrebbe succedere nella storia e a come gli elementi potrebbero essere connessi. Ovviamente stiamo parlando di un livello di inglese molto basso, quindi non possiamo aspettarci che i nostri studenti producano frasi complesse e riescano a raccontare immediatamente tutta la storia che stanno immaginando – accontentiamoci quindi di frasi basilari e idee semplici. Lo scopo di questo passaggio non è infatti di raccontare una storia, ma semplicemente di catturare l’attenzione dei nostri studenti, facendo in modo che abbiano una ragione per ascoltare la storia: vorranno sapere se hanno indovinato o meno!
- Raccontate quindi la storia che avete scelto e cercate di essere coinvolgenti – con i bambini è quasi sempre meglio essere esageratamente teatrali piuttosto che suonare noiosi!
Qualche consiglio per prepararvi a raccontare:
- Scegliete una storia semplice e coinvolgente per i bambini.
- Scegliete una storia che vi piace e che vi piacerebbe raccontare.
- Semplificate il vocabolario e cercate di aggiungere qualche gesto per aiutare gli studenti a comprendere la storia anche non capiscono tutte le parole.
- Provate a raccontare qualche volta la storia prima di raccontarla davanti agli studenti, e, se possibile, provate a usare la stessa storia con gruppi diversi o a riproporla allo stesso gruppo con attività differenti.
- Non stressatevi troppo e non pretendete di essere perfetti: i vostri studenti capiranno che quello che state facendo è qualcosa di diverso, quando qualcuno ci racconta una storia senza che venga letta da un libro qualche errore o dimenticanza può capitare, e soprattutto, con la pratica e la ripetizione migliorerete!
- Quando avete terminato di raccontare la storia, chiedete agli studenti se le loro idee iniziali erano corrette. Non stupitevi nemmeno se questa fase avviene in parte anche mentre state raccontando la storia!
- Almeno le prime volte che usate questa tecnica, aiutate i bambini a dividere la storia nei momenti principali, cercate di ridurla a 4/6 momenti più importanti. Nella storia che ho scelto io, ecco i 6 momenti che ho scelto di includere:
- L’elefante è cattivo
- L’elefante decide di fare uno scherzo alle formiche e getta dell’acqua su di loro mentre stanno trasportando del cibo
- Una delle formiche si mostra arrabbiata e promette all’elefante di vendicarsi
- La formica si introduce nella proboscide dell’elefante mentre lui sta dormendo e lo morde
- L’elefante piange dal dolore e chiede scusa alla formica
- L’elefante e la formica diventano amici
- Chiedete agli studenti di disegnare un’immagine che rappresenti ciascuno di questi momenti, ricordate loro che non stiamo studiando arte, quindi non pretendiamo che disegnino come dei veri artisti. Potete anche essere più creativi e creare una craft che contenga le immagini, come un piccolo libretto di carta o una storytelling wheel.
- In gruppo o a coppie, gli studenti descrivono le immagini che hanno disegnato per raccontare nuovamente la storia. Questo può essere ripetuto più di una volta, così da dar modo agli studenti di prendere confidenza con il raccontare, prima di chiedere loro di farlo individualmente.
Ecco quindi che gli studenti si eserciteranno a parlare inglese con un’attività creativa e coinvolgente, e allo stesso tempo potranno lavorare su skills utili anche nella preparazione di un esame Cambridge.
Autrice: Simona Stambazzi – Insegnante e storyteller
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Link utili: Simona Stambazzi e David Heathfield raccontano storie per bambini al World Storytelling Café (qui potete trovare la storia dell’elefante e della formica raccontata da Simona).
Qui e qui potete trovare altre storie raccontate da Simona e David come parte del progetto Around the World in 88 Tales.