Nell’articolo di oggi, Ollie Wood ci parla dell’approccio didattico induttivo. Come si differenzia da quello deduttivo e che vantaggi comporta? Nella seconda parte dell’articolo, alcuni esempi concreti dai corsi Cambridge per la scuola secondaria!
L’apprendimento induttivo è un processo in cui lo studente scopre da sé le regole linguistiche una volta messo davanti ad esempi concreti di applicazione. Questo approccio è molto diverso rispetto all’apprendimento deduttivo in cui gli studenti vengono messi a conoscenza della regola e successivamente viene chiesto loro di applicarla.
Spesso siamo in grado di comprendere le regole in modo autonomo attraverso l’analisi di esempi e andando a ricercare un filo conduttore in essi; in sostanza valutiamo se le cose si ripetono regolarmente allo stesso modo. Proviamo quindi ad applicare la regola che ci sembra di aver desunto e ad applicarla in situazioni diverse per vedere se funziona.
Con l’apprendimento induttivo della lingua, le attività devono essere messe a punto in modo specifico per guidare lo studente e assisterlo nella scoperta della regola.
Metodo induttivo vs deduttivo
Può risultare difficile apprendere molte regole nuove tutte assieme, ma lo sforzo mentale di desumere le regole in modo autonomo, utilizzando l’apprendimento induttivo, ci aiuta a ricordarle.
Inoltre, la conoscenza di una regola non va sempre di pari passo con la capacità di utilizzarla agevolmente nella vita reale. Quando insegniamo ad un bimbo ad andare in bicicletta, non ci aspettiamo che da subito sia in grado di proseguire senza assistenza. I genitori lo guidano e lo assistono fino a quando non ha raggiunto la dimestichezza e ha imparato i fondamenti che gli permetteranno di pedalare in modo autonomo.
Si ritiene che l’apprendimento induttivo sia la via grazie alla quale apprendiamo la nostra prima lingua. Ma può anche rappresentare un modo molto efficace di imparare la grammatica di una seconda lingua.
Uno degli svantaggi dell’apprendimento induttivo è il rischio che lo studente arrivi a formulare una regola in modo errato. Per questa ragione, è importante controllare che lo studente abbia dedotto la regola correttamente. Inoltre, se una regola è complessa può rendersi necessario l’uso dell’approccio deduttivo e fornire la regola o comunque offrire una guida più solida.
Quindi, qual è l’approccio migliore per imparare una lingua?
Non c’è una risposta semplice a questa domanda. Alcuni fondamenti linguistici si prestano meglio all’approccio induttivo rispetto ad altri. Ad esempio, potrebbe essere molto difficile cercare di desumere le regole per l’uso degli articoli “the”, “a” e “an” in inglese utilizzando quindi l’approccio induttivo. Ci sono moltissime regole e eccezioni a queste regole che necessiterebbero di fornire agli studenti decine di esempi per poter coprire tutti i diversi usi.
La stessa cosa vale per le preposizioni. Spesso non ci sono regole grammaticali chiare ascrivibili alle preposizioni e il loro uso è dovuto alla semplice collocazione – alcune preposizioni sono comunemente usate in alcune frasi o contesti.
Per esempio, si dice “on Tuesday” e non “in Tuesday”, come anche “in May” e non “on May”. Perché mai è così?
Non c’è una regola semplice che possiamo fornire agli studenti. In questo caso l’opzione migliore è quella di imparare le componenti come una frase: on + giorno della settimana e in + mese dell’anno.
D'altra parte, ci sono alcune regole che sono più semplici da dedurre. Attraverso un paio di esempi di frasi ben scelte, puoi fornire agli studenti tracce che li conducano alla scoperta della regola per cui i verbi modali sono sempre seguiti dall’infinito senza il “to”.
Per di più, con un approccio induttivo, gli studenti prima osservano il linguaggio specifico nel contesto. In questo modo possono focalizzarsi prima sul significato e poi sulla forma in cui si presenta.
Esempi di apprendimento linguistico induttivo e deduttivo
Diversi corsi della Cambridge University Press, come Talent e Go Global, utilizzano un approccio induttivo verso la grammatica. Ecco di seguito alcuni esempi estratti dal secondo livello di Talent, che in questo caso si focalizza sui verbi modali di permesso, possibilità e obbligo.
Prima gli studenti individuano e identificano il verbo modale nel contesto, su un testo che hanno precedentemente letto e compreso. Gli esempi che vedi nell’esercizio 3 (in basso) sono estrapolati dal testo, così gli studenti non devono fare altro che posizionare il verbo modale mancante nel testo originale.
Successivamente gli studenti considerano il significato degli esempi che hanno visto: permesso, possibilità e obbligo. In questo modo lo studente è guidato e supportato nella riflessione sul collegamento tra forma e significato.
Dopo lo studente mette in pratica ciò che ha compreso, pur mantenendo l’attenzione sulla forma. Quindi iniziamo con esempi contestualizzati, poi andiamo alla scoperta della regola e successivamente alla messa in pratica.
Diamo uno sguardo adesso ad una delle frasi degli esercizi da Make It 2, che adotta invece un approccio deduttivo. Si parte con le regole e alcuni esempi:
Poi gli studenti mettono in pratica la regola, prima in un esercizio di riordino delle parole e poi in uno più complesso in cui devono produrre frasi complete.
In questo caso, quindi, siamo partiti dalla regola e poi abbiamo fatto pratica sulla forma.
Per riassumere, l’apprendimento induttivo è una metodologia molto significativa per aiutare gli studenti ad andare maggiormente a fondo nella loro comprensione dei contenuti e per sviluppare la loro capacità di trarre conclusioni e prestare attenzione a ciò che hanno davanti. Grazie a questi benefici, dovremmo puntare a fare dell’apprendimento induttivo il nostro approccio naturale. Tenendo comunque a mente che, se un contenuto grammaticale è troppo complesso, potremo subito spostarci sull’approccio deduttivo.
Autore: Ollie Wood - Insegnante, teacher trainer e autore
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