• 01/10/2021

L’importanza delle collocations

Oggi Ollie Wood ci parla di "collocations". Per quali motivi può essere vantaggioso insegnarle in classe? E come farlo in pratica? Ecco alcune idee.

Cosa sono le collocations?

Le collocations sono parole tipicamente usate insieme per esprimere un concetto. Sono generalmente categorizzate sulla base delle parole che le costituiscono: aggettivo + nome, avverbio + aggettivo, verbo + avverbio ecc. L’insegnamento e l’apprendimento delle collocations è diventato rilevante con l’avvento di approcci comunicativi che prediligono il lessico e la grammatica lessicale, come il Lexical Approach e il Communicative Language Teaching (CLT)

Rigidità e forza

Questi termini definiscono le possibili variazioni che possono verificarsi all’interno della stessa collocation. Le espressioni idiomatiche, ad esempio, hanno un alto grado di rigidità. Se la collocation presenta un livello più basso di rigidità, significa che è formata da parole che possono essere combinate più liberamente.

La prima tabella qui sotto riporta degli esempi di collocation con un livello di rigidità alto, la seconda con un livello basso:

wishful

thinking

pet

hate

whisk

an egg

blissfully

ignorant

lacklustre

performance

luminous

good 

glorious

poor

performance

Le collocations forti sono quelle in cui le parole usate si trovano raramente separate, mentre le collocations deboli coinvolgono parole che possono trovarsi assieme a molte altre parole diverse. Se guardiamo alla parola performance, ad esempio, e alle parole con cui si colloca possiamo classificarle in questo modo:

strong

collocations

lacklustre performance

middle-strength

collocations

luminous performance

stunning performance

weak

collocations

good performance

excellent performance

poor performance

Good e performance possono trovarsi associate a molte parole diverse, al contrario invece lacklustre è molto meno utilizzato con altri nomi. Questo definisce la forza della combinazione delle parole. Si ritiene che gli interlocutori esperti siano migliori degli altri a stabilire la forza delle collocations. Al contrario, chi sta apprendendo l’inglese può servirsi di strumenti, come i dizionari e i corpora, per individuare le collocations e distinguere le forme deboli da quelle forti. Supportare gli studenti nell’uso di questi strumenti è fondamentale per consolidare un apprendimento indipendente ed autonomo. Tra i molti in circolazione, dei corpora molto utili ed intuitivi sono il British National Corpus e il Corpus of Contemporary American English.

Nell’esempio in basso, utilizzo il British National Corpus per ricercare aggettivi che si collocano con performance (l’accesso al sito è gratuito ma è necessario registrarsi).

Innanzitutto, seleziona Collocates nel campo di ricerca e scrivi la parola per la quale stai cercando le collocazioni.

Utilizzando il menu a tendina, seleziona il tipo di parola che vuoi collocare con performance. In questo esempio stiamo cercando aggettivi. 

Quando clicchi su Find collocates, il corpora ti darà come risultato aggettivi che si collocano con performance. I primi che vengono mostrati sono quelli utilizzati con la massima frequenza, questo significa che in cima trovi i risultati più comuni rispetto a quelli in fondo alla lista che sono meno comunemente usati.

Come puoi notare, high performance è una collocazione molto frequente, mentre lacklustre performance, nonostante sia una collocazione forte, viene utilizzata con minor frequenza.

Frequenza

Quando si sceglie quali collocations insegnare è importante considerare quanto frequentemente si possono trovare sia nel linguaggio parlato che in quello scritto. Considerato che circa l’80% del discorso parlato e scritto è costituito da parole che occorrono con frequenza elevata, si ritiene che gli studenti dovrebbero essere messi a conoscenza del lessico che è statisticamente più probabile venga utilizzato. Sviluppare la conoscenza delle collocation aiuterà i nostri studenti non solo a migliorare la propria scorrevolezza, grazie alla capacità di risalire ai vocaboli in modo più semplice e rapido, ma anche la loro accuratezza: sebbene gli studenti possano produrre frasi grammaticalmente corrette, la scelta del lessico influenza il loro uso della lingua.

Applicazioni in classe

Ecco alcune idee per lavorare con le collocations in classe:

Tenere traccia scritta di tutte le collocations

Gli studenti possono avere un quaderno dedicato al lessico oppure utilizzare strumenti digitali come generatori di flashcards, come Quizlet. Ricordati di incoraggiarli a registrare il significato, gli aspetti importanti della pronuncia (come lo stress) e la forma in cui si trova la collocation.

Creare mappe mentali

Invece di lavorare con gli elementi del lessico in modo isolato, fai in modo che gli studenti creino delle mappe mentali e riescano ad individuare possibili collocamenti che si associano alla parola che stanno imparando. Puoi anche incoraggiarli a creare mappe collaborative utilizzando strumenti come Mindomo.

Crea una collezione di immagini

Una delle ragioni che mette in difficoltà gli studenti con le collocations è il fatto di non riuscire a trovare una traduzione letterale nella propria lingua madre. Un modo per aiutarli a ricordare il significato è quello di associare le collocations con immagini attraverso la creazione di un “dizionario” di immagini. Uno degli strumenti che permette di costruire questa collezione di immagini è Padlet.

Testo a buchi 

Per rendere gli studenti più consapevoli dell’esistenza delle collocations, puoi presentare il nuovo elemento linguistico nel suo contesto, utilizzando un testo e omettendo in esso la parte in cui si trova la collocation. Chiedi agli studenti di indovinare le parole mancanti e/o fornisci loro le parole in modo che possano accoppiarle.

Giochi ed attività simil-gioco

A seconda del profilo di apprendimento dei tuoi studenti, potrai introdurre collocations in un modo più ludico utilizzando giochi di memoria, cartelle del bingo (gli studenti ascoltano l’insegnante dire una parola e trovano la collocazione adeguata ad essa), puzzle con parole crociate oppure labirinti di parole.

Autore: Ollie Wood - Insegnante, teacher trainer e autore

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