• 13/04/2021

Ibrida? Mista? Sincrona? Asincrona? Come preferisci la didattica online?

Dopo un anno intero ad insegnare online, possiamo dire con certezza di saperne molto di più ora rispetto ai tranquilli tempi pre-COVID. Ma per essere in grado di imparare dai nostri errori, migliorare le nostre strategie ed essere pronti per qualsiasi situazione la vita ci butti addosso, abbiamo bisogno di capire un po’ meglio la didattica online. Nel primo articolo di questa serie, vedremo insieme cosa accomuna e cosa differenzia le diverse tipologie di didattica online. Nel secondo e nel terzo articolo, entreremo negli aspetti più concreti della didattica ibrida e di quella mista.

A prima vista, il termine “didattica online” copre tutto quello che facciamo quando le scuole sono chiuse. Non è faccia a faccia, quindi dev’essere online, e questo è quello che didattica online significa, no? Beh, quest’interpretazione era certamente sufficiente all’inizio del 2020, fin quando gli insegnanti hanno dovuto spostare frettolosamente le loro lezioni nel mondo online. Questa fase viene chiamata “risposta d’emergenza” da Sophia Mavridi (2020). Sophia ha portato avanti uno studio a 360 gradi su come i paesi di tutto il mondo si sono avvicinati alla didattica ibrida (diremo di più su questo termine più avanti). In questo periodo, la cosa principale che abbiamo capito è stata l’esclusività del mondo reale e di quello online: il primo è stato chiuso completamente, mentre il secondo era qualcosa di sconosciuto di cui abbiamo dovuto impadronirci.

Tutte le cose che abbiamo imparato

Quando l’onda d’urto si è placata, le cose hanno iniziato ad acquisire più senso. Abbiamo compreso la funzionalità di varie app e siti, e abbiamo iniziato a creare i nostri materiali. Abbiamo addirittura avuto tempo di cercare idee grazie alle reti professionali e ai webinar. E poi abbiamo iniziato a guardare al di là dell’insegnamento sincrono, che praticamente tenta di replicare le lezioni dal vivo tramite Zoom o qualsiasi altro software di videoconferenza. ci siamo accorti che le nostre lezioni potevano funzionare ancora meglio se accompagnate da ambienti di apprendimento virtuale (VLE) come Google Classroom o Edmodo. Queste hanno dato a tutti la possibilità di restare in contatto, anche al di fuori delle normali ore di lezione. Questo a sua volta ci ha permesso di impostare le attività in maniera diversa.

La possibilità di caricare materiali, assegnare attività e tenere tutto organizzato sotto un’etichetta permette agli insegnanti di dare una prospettiva più ampia alle loro lezioni e al loro corso. Una volta adottato questo tipo di organizzazione, abbiamo potuto assegnare attività da completare prima o dopo la lezione online, rispettivamente come preparazione o ripasso. Ed è proprio a questo punto che ci siamo accorti che le lezioni sincrone (in cui tutti sono connessi nello stesso momento) possono essere integrate da elementi asincroni (gli studenti possono fare queste attività quando hanno tempo).

Il cocktail della didattica online
Mentre quanto abbiamo appreso sembra suggerire che tutto questo processo sia un qualcosa di lineare e diretto, la realtà è ben diversa. C’erano diverse forme di didattica online già prima dell’inizio della pandemia e ci sono stati scenari didattici diversi durante il corso dell’anno passato. Guardiamoli un po’ per capire qualcosa in più del nostro stile didattico!

Didattica mista
Una tipologia di didattica online è la “didattica mista”. Era stata usata prima della comparsa dei lockdown e delle quarantene e descrive i corsi che hanno sia elementi online che in presenza (Hodges et al., 2020). In Ungheria, dove lavoro, alcune scuole di lingua la proponevano già una decina di anni fa, ma non fu mai un grande successo.

Ad ogni modo, può facilmente diventare popolare in tempi come questi, perché è pratico avere un certo numero di materiali e attività disponibili in modalità asincrona per prepararsi e fare pratica, e qualche lezione sincrona per consolidare e rivedere.

Didattica capovolta
Sono sicuro che avete già sentito la parola “flipped” in relazione con la didattica online, ma si tratta di una categoria a sé? Beh, tecnicamente no, è semplicemente un approccio o un metodo. Capovolgere la tua classe significa che invece di insegnare con il libro durante la lezione, che tradizionalmente era la parte più consistente del lavoro di un insegnante, metti quei contenuti online, sotto forma di contenuti testuali o video, interattivi e coinvolgenti. In questo modo, quello che ti rimane da fare durante la lezione è praticare, attivare ed estendere. Se vuoi saperne di più, leggi questo articolo.

Didattica ibrida
L’altro tipo di didattica online, che potresti anche aver sperimentato, è quella ibrida. Non bisogna confonderla con quella mista, che utilizza due modalità di apprendimento separate che si alternano di volta in volta. La didattica ibrida è quella in cui l’insegnante e alcuni studenti fanno lezione in presenza in un’aula fisica e allo stesso tempo gli alunni più a rischio o quelli in quarantena partecipano online. Secondo IH World (2020), questa potrebbe essere la soluzione perfetta nel lungo periodo data la possibilità che si ripetano altre pandemie in futuro.
La didattica ibrida ha ricevuto molte critiche. Anche se potrebbe benissimo essere il meglio di entrambi i mondi e la soluzione ideale in ogni situazione in cui qualcuno non può venire a lezione per qualche motivo. La preoccupazione principale degli insegnanti comprende la sufficienza del supporto tecnologico, l’aumento del carico di lavoro dovuto al fatto di doversi interfacciare con due tipi di “spettatore”, e problemi di gestione della classe. Queste preoccupazioni sono assolutamente valide e la prima, che dipende molto dal budget della scuola, determina effettivamente la qualità dell’intera esperienza. comunque, ci sono molte idee pratiche che come insegnanti potremmo implementare, anche senza l’infrastruttura perfetta.
Vedremo tutto questo nel prossimo articolo!

Autrice: Jo Szoke - Teacher trainer, content creator e lettrice universitaria

Riferimenti:

1) Mavridi, S. (2020), Going hybrid during Covid-19

2) Hodges et al. (2020), The difference between emergency remote teaching and online learning

3) International House World Organisation website (2020)

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